L’alterazione meccanica apportata a questo strumento è di livello 1, poiché interviene solo sulla prima corda all’altezza del capotasto zero. Da ciò ne deriva anche un nome più intuitivo Chitarra Fa, fosse stato su altre corde avrebbe potuto assumere qualsiasi altro nome, probabilmente inerente alla corde soggette ad alterazione armonica.
L’idea di utilizzare uno strumento scordato rende in realtà possibile intervenire su nuovi livelli di armonizzazione, semplificando talvolta anche la diteggiatura sulla tastiera, riuscendo quindi a raggiungere dissonanze scomode per la mano sinistra.
Per canzoni come Chitarra Fa o Floredì è stato abbastanza semplice mantenersi su dei rif di chitarra facendo leva sulla tonica del Fa, altri brani come Naturalmente hanno avuto bisogno di ulteriori rinforzi armonici per giustificare la modulazione scomposta dello strumento.
Lo strumento interviene quindi in maniera netta su una dissonanza forzata nella scala temperata, ma mantiene invece invariata tutta la mappatura armonica sul manico della chitarra, riuscendo quindi ad eseguire qualunque figura sia in accordi che in assoli, eccetto per la percussione delle corde a vuoto .
Come tutte le nuove soluzioni, questo strumento nasce dall’esigenza di correggere una chitarra accidentalmente danneggiata, dove alla fine invece di ripararla si è riusciti ad apprezzarne la sua nuova musicalità. Il caso ha voluto inoltre che queste dissonanze prendessero il sopravvento, portando poi a composizioni che alleggerivano anche la complessità di esecuzione di brani abbastanza articolati ed in primo piano evidenziavano come certi valori lontani dalla scala temperata prendessero il sopravvento nella chiave di lettura armonica del brano.